Jigger Cruz esplora la memoria primitiva dell’arte figurativa nella pittura contemporanea. I suoi quadri rielaborano molte delle peculiarità stilistiche e delle preoccupazioni formali della pittura classica, utilizzando la loro composizione di base e confrontando i loro procedimenti. Il suo perseguire l'idea che un dipinto è anche un’installazione prende forma dall’esporre il dipinto su telaio rivelando nelle opere finali tutti gli aspetti e le superfici.
L’approccio artistico di Jigger gioca con le idee di deturpazione e vandalismo. I suoi quadri di paesaggi tradizionali, visibili sotto gli strati di olio e vernice in bomboletta, danno l'impressione che sia stato distrutto un dipinto antico. Proprio il disfacimento di queste forme diventa parte integrante della nostra comprensione estetica del pezzo. Le sue opere sono assemblaggi di oggetti riconoscibili e di forme oscure che s’intrecciano e si srotolano a vicenda.
Jigger Cruz ha studiato Belle Arti presso l'Università Far Eastern nelle Filippine e Design al De La Salle-College di St. Benilde.
Mostre e fiere selezionate:
"Smudging Dirty Little Touch", Albertz Benda, New York, USA (2016), "SUBTRACTION PARADISE", personale a ARNDT Singapore, 2015, "Art Stage Singapore" (2015) "Depth Circus" alla West Gallery, Quezon City, Philippines (2013), "Glitch Habitation" alla Primae Noctis Gallery, Lugano, Switzerland (2012), "Dead End" alla West Gallery, Quezon City, Philippines (2011), "Watching the Wheels" all’Ayala Museum, Philippines (2010), "Tabi Tabi Po, a charity art event" alla 1:AM Gallery, San Francisco, CA, USA (2010), "Constructing Deconstruction" alla Tala Gallery, Tomas Morato, Philippines (2009), "Swing" al Blanc Art Space, Makati City, Philippines (2008) e "Pink Fumes" alla Pablo Gallery, Cubao, Araneta Center, Quezon City, Philippnes (2007).