Primae Noctis Art Gallery ha il piacere di presentare “Glitch Habitation”, la prima mostra personale europea dell’artista filippino Jigger Cruz (1984, Malabon City - Filippine).
Le opere preparate per questa mostra esplorano il concetto del fallimento nel dialogo visivo tra la superfice ed il contenuto, tra il passato ed il presente, tra la figurazione e l’astrazione. Ogni quadro rappresenta e mette in contrasto tutti questi elementi. Ciò che Jigger Cruz inscena è un continuo slittamento sensoriale della percezione artistica, portandola a oscillare, idealmente, dal visivo al tattile e viceversa. Lo spettatore, dinanzi a questi lavori, perde l’univocità della visione per sottostare a una stimolazione sensoriale multipla.
L’artista rivela che la maggior parte dei suoi lavori nasce da un piano programmatico di smantellamento dei diversi livelli della rappresentazione, per giungere a una loro ricostruzione, nel tentativo di creare un’estensione ideale dell’espressionismo astratto. Attraverso un assottigliamento delle differenze estetiche tra lo sfondo e il primo piano, dominato dall’opprimente materia del colore, Cruz cerca di creare un nuovo habitat per una nuova forma di astrazione.
L’infinita tensione verso il superamento dei limiti da un lato e la proposta di un nuovo linguaggio figurativo dall’altro portano l’artista a oltrepassare addirittura il confine formale imposto dalla cornice, per convertire anch’essa da mero oggetto decorativo in opera d’arte. Lo sfondo di ogni opera è un rifacimento di dipinti storici di pittori fiamminghi del XVII secolo. I soggetti disegnati sullo sfondo e le cornici, che richiamano epoche lontane, sono i mezzi attraverso i quali Jigger Cruz si appropria della storia dell’arte e del passato, trasformandoli nel campo d’azione per la sua pittura istintiva ed impetuosa nella quale il colore in primo piano cela e disvela la superfice pittorica sottostante. I diversi livelli di rappresentazione coinvolti in questo dialogo/scontro danno vita, nelle opere in mostra, a sortite coloristiche estemporanee, molto forti e materiche, che decostruiscono l’antico per disperderne il valore visuale, invitando lo spettatore ad un’intima ricostruzione sinestetica e personale.
“Glitch habitation”, è la storia di un compromesso, è il titolo di una serie iconografica che fa riferimento all’impossibilità, da parte delle scene relegate sullo sfondo, di “abitare” lo spazio convenzionale dell’arte, suggerendo un oltre fondato sulla perizia tecnica dell’artista. Proprio l’abilità con cui Cruz addomestica il colore innesca sinergicamente le nostre percezioni sensoriali, permettendoci di fruire dell’opera d’arte nell’interezza della sua presenza fisica. Il superamento dello spazio e l’abbattimento del tempo confluiscono in scenari irreali, violenti e drammatici nella loro eloquente concretezza, criptici ed enigmatici nella loro muta astrazione.
Nella produzione delle sue opere, quindi, tutto il processo di creazione rimane in funambolico equilibrio tra intenzionalità delle forme e spontaneità del gesto pittorico, dove è l’autore a decidere dove e quando far prevalere l’una o l’altra inclinazione. Questo sapiente controllo dell’ispirazione, che argina i rischi d’improvvisazione insiti nel dripping, fa di Jigger Cruz e del suo fare artistico un unicum originalissimo sulla scena contemporanea.
Via Luigi Canonica 7
6900 Lugano (CH)